Ogni anno oltre un milione di uomini in tutto il mondo si sottopongono a biopsie prostatiche per verificare se hanno il cancro alla prostata. Tale procedura medica viene effettuata con aghi di grosso calibro ed è stata recentemente descritta da un professore di urologia americano come “barbara”. I risultati mostrano inoltre che il 70 % dei soggetti sottoposti a biopsia non ha il cancro.

L’esame comporta fastidi, dolore, rischi ed è anche costoso da realizzare. Una metodica in grado di ridurre drasticamente o eliminare la necessità di biopsie è stata sviluppata presso il Politecnico di Eindhoven (TU/e), nei Paesi Bassi, in collaborazione con l’Academic Medical Center di Amsterdam. I risultati sono stati presentati al congresso dell’Associazione Europea di Urologia di Stoccolma due giorni fa.

La team leader della ricerca del TU/e, Massimo Mischi, ha sviluppato un metodo per indagare se e dove i pazienti hanno il cancro alla prostata usando gli scanner a ultrasuoni già esistenti. Per rendere ben visibile la differenza tra tessuto sano e tumorale Mischi ha utilizzato il caratteristico sviluppo di piccoli vasi sanguigni che consentono al tessuto tumorale di crescere. I pazienti studiati hanno ricevuto una singola iniezione di un mezzo di contrasto contenente piccole bolle.

Tumore della prostata

Immagine prostatica generata con la nuova tecnica. L’area rossa indica il tumore (Credits: TU/e).

Utilizzando tecniche avanzate di analisi delle immagini in grado di riconoscere la configurazione caratteristica dei vasi sanguigni nei tumori, viene generata un’immagine che mostra dove si trova il tessuto neoplastico. L’esame richiede solo un minuto e i risultati sono disponibili non più di un paio di minuti più tardi.

Fonte: TU/e – New method for prostate cancer detection can save millions of men painful examination.